Lucetta Scaraffia: [...] Luigi Manciocco, ultimo artista contemporaneo in ordine di tempo ispirato dalla santa, oltre che dalla sacralità dell’immateriale è toccato dalla ferita sulla fronte di Rita e dal sangue che ne sgorga. Rita è l’unica santa a ricevere il dono mistico di una sola stigmata, posta sulla fronte, a memoria delle ferite che la corona di spine aveva prodotto sulla testa di Gesù. Una ferita che sanguina, in quel luogo del corpo in cui la tradizione orientale pone il terzo occhio, quello aperto alla vita spirituale, è carica di profondi significati. È anche una sintesi della natura femminile di Rita, del suo corpo materno che, quasi unica fra le sante, ha messo al mondo dei figli.
Ma è anche segno del dolore, di quel dolore profondo che ha portato una donna normale alla scelta mistica, e le ha aperto le vie della potenza miracolosa. Al blu di Klein, al bianco e nero di Buzzati, Manciocco risponde con il porpora del sangue, che colando invade lo spazio immateriale. La vita, il dolore, entrano nell’immateriale, nel sacro.

 

Santa (2016). Disco in corian bianco, dispositivo, sangue teatrale. Ø 177x5cm.

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